frölicher I bietenhader creano installazioni interdisciplinari che vanno oltre i confini non solo delle possibilità dello spazio fisico in cui sono ospiti, ma anche della percezione stessa. Per l'occasione, il duo trasforma Spazio Lampo, de-costruendone l'architettura e riorganizzandola in una nuova esperienza di spazio. Il che mette in discussione la stabilità dell'architettura fisica e digitale, applicando frammenti digitali a una stanza fisicamente frammentata.
Ispirati dalla posizione in cui si trova Spazio Lampo - a due passi dalla stazione di Chiasso, un luogo di frontiera in continuo movimento - inseriscono l'intervento artistico nella loro serie di Prekäre Stellen I luoghi precari, esplorando il concetto di switching. Un atto di cambiare o adottare una cosa al posto di un'altra; un dispositivo per realizzare e interrompere la connessione in un circuito elettrico. Usano lo spazio, lo vivono completamente nella staticità e nel movimento, utilizzando fermo immagini deteriorati che assomigliano a pixel ingranditi. Frammenti geometrici riempiono lo spazio. La scala reale scompare. Le strutture diventano “superfici mobili”. Su e giù, a sinistra, a destra e di nuovo a sinistra, ingrandendosi e restringendosi. In questo insieme di strati mobili, nell'interazione, si creano situazioni temporanee in cui le demarcazioni tra il digitale e l'analogico scompaiono, invertendo le connessioni da un circuito all'altro.
Il processo di spostamento, di passaggio, permette allo spazio e alle figure di assumere una vita propria, seppur temporanea e non completamente integrale. Saremo spettatori di costruzioni e ricomposizioni, di qualcosa che è o è stato, attraverso un'archeologia digitale che suggerisce la fragilità del reperto stesso e del suo contesto, nel loro essere apparentemente volatili.


Foto: Aline d’Auria